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ADAMANTIS GUITAR ORCHESTRA LIVE
30 Giugno 2022IL MODO EOLIO
7 Agosto 2022Pentatonica creativa
Si fa presto a dire scala
Quando suoniamo una melodia o un giro di accordi, diciamo in tonalità di E maggiore, quello che facciamo in pratica è prendere le note della scala di E maggiore e ri-organizzarle secondo un certo ordine e ritmo (non dobbiamo suonare per forza la scala grado per grado, e nemmeno dobbiamo suonare tutte le note).
In pratica possiamo pensare alla scala come al “contenitore” delle possibili note a nostra disposizione.
All’interno di questo contenitore più grande (la scala di E maggiore di cui sopra) possiamo identificare alcune sotto-strutture come triadi, arpeggi di settima, scala pentatonica, ecc… costruite con alcune delle note della scala; questo ci permette di dare un’ulteriore struttura e organizzazione alle nostre idee musicali.
Prendiamo quindi in considerazione la scala pentatonica e vediamo come possiamo utilizzarla per rendere ancora più interessante il nostro fraseggio.
Pentatonica/Pentatoniche
Partiamo da questa domanda: quali pentatoniche si possono suonare utilizzando le sette note di una scala diatonica?
Ad esempio, quali pentatoniche utilizzi se ti trovi a suonare su un giro armonico in C maggiore? Sicuramente la prima scelta è la pentatonica di C maggiore, con la possibilità di pensare alla sua relativa A minore.
Basta così?
E se ti dicessi che con le sette note della scala di C maggiore si possono costruire altre pentatoniche?
Lo schema qui sotto mette a confronto la scala maggiore di C, con le tre pentatoniche maggiori “contenute” al suo interno (C, F, G).
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Fig. 1
Notiamo che queste pentatoniche sono costruite sulle fondamentali dei tre accordi maggiori della tonalità di C (I, IV e V grado).
Va da sè che si possono suonare anche le tre pentatoniche minori relative:
C – Am
F – Dm
G – Em
che guarda caso sono costruite sulle fondamentali dei tre accordi minori della tonalità (II, III e VI grado).
Rispetto quindi alla scala minore (di A), le pentatoniche che andiamo ad utilizzare sono:
E adesso?
Adesso non resta che sperimentare, provando a collegare le diverse pentatoniche tra loro.
Di seguito alcuni esempi da cui iniziare. Buono studio.
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Es. 3