ARMONIZZAZIONE MODALE
2 Dicembre 2014TRIADI SOSPESE
26 Dicembre 2014(Gli schemi con tutte le diteggiature degli accordi li trovi qui)
Cosa Significa Armonia Quartale?
Quando parliamo di triadi siamo soliti indicare accordi in cui, al di sopra della nota fondamentale, si trovano la sua terza e la sua quinta.
A questo tipo di accordi è strettamente legata l’armonia tonale, che storicamente si sviluppa proprio quando queste formazioni armoniche cominciano ad essere riconosciute come entità autonome ben definite piuttosto che come il risultato degli incroci delle diverse voci.
Quando, diversi secoli più tardi, i compositori sentirono il bisogno di allontanarsi dal “controllo” della tonica e delle funzioni armoniche, uno dei modi per farlo è stato quello di ricorrere ad accordi ottenuti per sovrapposizione di intervalli di quarta, anziché di terza. Per indicare gli accordi così formati si utilizza il termine “quartale”.
Questi accordi, utilizzati anche in ambito classico a partire dalla fine dell’Ottocento, hanno trovato grande fortuna soprattutto tra i musicisti jazz, prendendo il via dalle esperienza modali, le cui armonie e linee melodiche volevano porsi in netta contrapposizione con quelle tonali, utilizzate fino al periodo del bebop.
In pratica ci troviamo di fronte ad un pensiero armonico (tonale) attuato con uno spirito pre-armonico (modale). Un esempio interessante di eterno ritorno in musica.
Così come fatto per le triadi, armonizziamo alcune delle scale più utilizzate usando esclusivamente intervalli di quarta.
L’Armonizzazione della Scala Diatonica
Dall’armonizzazione per terze della scala diatonica si ottengono tre tipi di triadi (maggiore, minore, diminuita) e quattro accordi di settima (settima maggiore, settima di dominante, minore settima, semi-diminuita).
Anche con l’armonizzazione per quarte si ottengono tre “famiglie” di accordi di tre note e quattro di quattro note.
Data una fondamentale, gli accordi di tre note aggiungono la quarta e la settima (possiamo indicare la struttura di questi accordi come 1 – 4 – 7).
Aggiungendo un ulteriore intervallo di quarta, la nota che si aggiunge è la terza (rispetto alla fondamentale) e l’accordo è del tipo 1 – 4 – 7 – 3.
Naturalmente, gli intervalli non sono tutti uguali per ogni accordo, dato che dovranno rispettare la struttura della scala di riferimento.
Nel dettaglio, le strutture intervallari degli accordi nella figura qui sono queste:
Ionico | 1 – 4 – 7 – (3) |
Dorico | 1 – 4 – ♭7 – (♭3) |
Frigio | 1 – 4 – ♭7 – (♭3) |
Lidio | 1 – #4 – 7 – (3) |
Misolidio | 1 – 4 – ♭7 – (3) |
Eolio | 1 – 4 – ♭7 – (♭3) |
Locrio | 1 – 4 – ♭7 – (♭3) |
Dal momento che, come ho già accennato, questi accordi sono legati più a un pensiero modale che tonale, ho preferito indicare i nomi dei diversi modi piuttosto che i gradi della scala perché non c’è in questo caso un riferimento a funzioni tonali, ma solamente ad una successione che, una volta memorizzata, potrà essere utilizzata per ognuno di questi sette modi, semplicemente cambiando il punto di partenza.
Sulla chitarra possiamo suonare così gli accordi per quarte della scala maggiore di Do:
I Modi della minore armonica
Ipoionico | 1 – 4 – 7 – (♭3) |
Locrio ♮6 | 1 – 4 – ♭7 – (♭3) |
Ionico Aumentato | 1 – 4 – 7 – (3) |
Dorico #4 | 1 – #4 – ♭7 – (♭3) |
Frigio di Dominante | 1 – 4 – ♭7 – (3) |
Lidio #2 | 1 – #4 – 7 – (3) |
Superlocrio | 1 – ♭♭4 – ♭♭7 – (♭3) |
I Modi della minore melodica
Ionico♭3 | 1 – 4 – 7 – (♭3) |
Frigio ♮6 | 1 – 4 – ♭7 – (♭3) |
Lidio Aumentato | 1 – #4 – 7 – (3) |
Lidio di Dominante | 1 – #4 -♭ 7 – (3) |
Misolidio ♭6 | 1 – 4 – ♭7 – (3) |
Locrio ♮2 | 1 – 4 – ♭7 – (♭3) |
Superlocrio Diminuito | 1 – ♭♭4 – ♭7 – (♭3) |
Mettendo le tre scale a confronto:
I | II | ♭III | III | IV | V | ♭VI | VI | VII | |
Maggiore | 1-4-7-3 | 1-4-♭7-♭3 | 1-4-♭7-♭3 | 1-♯4-7-3 | 1-4-♭7-3 | 1-4-♭7-♭3 | 1-4-♭7-♭3 | ||
Minore Armonica | 1-4-7-♭3 | 1-4-♭7-♭3 | 1-4-7-3 | 1-♯4-♭7-♭3 | 1-4-♭7-3 | 1-♯4-7-3 | 1-♭♭4-♭♭7-♭3 | ||
Minore Melodica | 1-4-7-♭3 | 1-4-♭7-♭3 | 1-♯4-7-3 | 1-♯4-♭7-3 | 1-4-♭7-3 | 1-4-♭7-♭3 | 1-♭♭4-♭7-♭3 |
Per concludere, un esempio in cui vengono mostrati in successione tutti i quartali ottenuti dall’armonizzazione delle tre scale, così da metterle in relazione tra loro, mantenendo la fondamentale sulla nota Do:
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[…] Quello che ho chiamato secondo rivolto invece è formato da due intervalli di quarta sovrapposti, portandoci verso l’armonia quartale. […]